
Primavera è energia, energia che si risveglia, straripa e crea… è l’energia dell’universo che si rovescia sulla terra, la quale, come reazione, la incanala generando nuova vita. È il momento in cui la natura si ridesta dopo il momento di pausa e introspezione invernale: gli alberi si riempiono di gemme, gli uccellini tornano a cantare, fioriscono i fiori primaverili e i semi germogliano.
In questo articolo viaggeremo fra le dimensioni e i significati della natura e dell’universo alla scoperta del valore alchemico della primavera.
Le energie della primavera
La primavera è un momento di rigenerazione terrena, è il momento della nascita e della rinascita. L’energia stagionale è quella della manifestazione, dell’emergere, dell’espansione e dell’unità, dell’attuare e concretizzare le visioni iniziate nel sogno invernale.
L’aria è carica di una novità, freschezza ed emozioni, che sembrano quasi “ordinare” alla vita di scuotersi di dosso la chiusura nel mondo interiore dell’inverno, per uscire completamente fuori, in una realtà rinnovata.
L’energia di questa stagione dell’anno è in fermento, tutto parla di rinascita, di attività, di manifestazione. Ciò che abbiamo seminato in inverno si prepara spontaneamente a germogliare.
Energia creativa: manifestare è più semplice
Anche dentro di noi si fa sentire l’energia della primavera: abbiamo voglia di fare passeggiate in natura, collegarci nuovamente alla terra e ci sentiamo di avere la forza per raggiungere facilmente quello che vogliamo. Sentiamo il potere di prenderci dei rischi, di farcela da soli.
Il valore alchemico della primavera afferma con forza le energie vive, potenti ed espansive che abbiamo a disposizione e che possiamo incanalare per manifestare. Tutto ciò che portiamo al nostro pensiero, aumenterà: amore, desideri, intenzioni, visioni, speranze e sogni.
Il potenziale di creazione e fertilità di questa stagione può essere utilizzato per creare nuove opportunità per un cambiamento positivo nella nostra vita. Il nostro mondo interiore, le comprensioni e le visioni che si sono manifestati o chiarificati durante il lungo inverno hanno ora la spinta giusta per scorrere verso la loro manifestazione.
Il movimento naturale della primavera va da dentro a fuori: quanto più ne diventiamo consapevoli, tanto più riusciamo ad aggrapparci all’ondata di energia che incita la vita verso un nuovo ciclo di crescita, per manifestare in connessione con i regni dello spirito. Aspettando l’equinozio, possiamo vivere già ora il valore alchemico della primavera, trasferendo l’energia dall’interno verso l’esterno, dallo spirito nella materia.
In corrispondenza degli equinozi possiamo assistere a un meraviglioso equilibrio nello scambio tra i mondi interiori ed esteriori, che attraversa ciclicamente la nostra vita: se a primavera l’alchimia risiede nel trasferire l’energia da dentro a fuori, nell’equinozio d’autunno il movimento sarà esattamente l’opposto, da fuori a dentro, dalla materia nello spirito, per iniziare un processo di assimilazione e comprensione di ciò che verrà manifestato nei mesi caldi.
Unione e nascita: gli opposti si congiungono
Primavera è anche il momento delle unioni di ogni genere, della fertilità e della nascita. Dall’unione deriva una nuova vita. Il valore alchemico della primavera che si manifesta nell’unione coinvolge tutto ciò che vive e che è presente in questo periodo sulla Terra, comprese le energie opposte che convivono in noi: la luce e il buio, le energie ricettive e quelle attive, il conscio e l’inconscio, l’esterno e l’interno, il maschile e il femminile.
Questo è il momento ideale per riunire e integrare i nostri opposti, trasformandoci in individui più consapevoli e completi. Assecondando questo ciclo di crescita espansiva, restando conness* all’energia del momento, possiamo unire consapevolmente il nostro cammino spirituale con la quotidianità, consentendo alle forze spirituali di manifestarsi concretamente. Il succedersi delle stagioni ci spinge così a riavvicinarci, passo dopo passo, stagione dopo stagione, ciclo dopo ciclo, alla nostra essenza (hai già richiesto la “Meditazione guidata per connetterti alla tua essenza”?).
L’incontro tra forze terrene e forze spirituali
“La primavera scioglie, in una possente espirazione, gli spiriti della natura: essi sorgono dalla tomba dell’inverno, si innalzano nell’atmosfera sino a sfiorare le orbite dei pianeti e a percepire le leggi eterne delle stelle. La terra in inverno era quieta e placata come lo è la testa dell’uomo quando ha risolto un enigma. Ma quando a marzo le piante succhiano dalla terra le sostanze minerali per crescere, allora si diffonde nella natura una vitalità interiore, quasi una inquietudine. Sotto terra serpeggia la brama di vivere”.
Rudolf Steiner descriveva così la primavera, aggiungendo che in questa fase si sprigionano sia forze (esseri ahrimanici) che spingono l’essere umano agli istinti terreni, sia forze spirituali (Lucifero), che con la loro luce lo traggono in inganno seducendolo a una sorta di fuga dalla dimensione terrena.
Ci troviamo dunque in un momento delicato, sollecitati da un lato dalla seduzione dei sensi, accesi e bramosi di vita materiale, di riempirsi avidamente lo stomaco, di acquisire potere, e dall’altro dalla spinta a una spiritualità astratta e ascetica.
Cedere ai primi significherebbe agganciarci agli istinti animali, disperdendo le qualità intellettive, morali e spirituali che abbiamo sviluppato nei millenni. Cedere alle lusinghe di Lucifero ci porterebbe, al contrario, ad inseguire la bellezza nell’aldilà, dimenticando la nostra speciale missione terrena.
Estasi e risveglio dei sensi
La visione di Steiner ci aiuta a comprendere il valore alchemico della primavera per l’essere umano: il risveglio dei sensi può essere fine a se stesso, oppure orientato a creare nuova vita anche spirituale.
Riepilogando, il grande movimento energetico di questa fase dell’anno ci porta contemporaneamente in due direzioni: da un lato la terra si risveglia accendendo la sensorialità. La vista si meraviglia di fronte al germogliare di nuova vita, l’olfatto si inebria con i profumi dei fiori e dell’erba fresca e bagnata dalla rugiada, l’udito si nutre del cinguettio diffuso che annuncia il risveglio, il tatto si sbizzarrisce nel sentire l’erba nuova sotto le mani, i venti che soffiano portando o spazzando le nubi temporalesche, le prime timide foglioline che fanno capolino dai rami…
Dall’altro si intensifica il desiderio spirituale di trascendere rinnegando tutto questo, entrando nell’estasi ascetica, quella delle visioni che non diventano realtà, del potere spirituale che si innalza senza portare con sé la dimensione terrena, dei sogni che rubano energia all’azione.
Come integrare il risveglio dei sensi con il richiamo alla spiritualità? Ho creato il corso di meditazioni attive dedicato alla primavera “Estasi e risveglio dei sensi” proprio per unire queste due dimensioni che ci invitano a muoverci in direzioni opposte.
Il risveglio primaverile è sempre gioioso e frizzante; può diventare un vero e proprio risveglio spirituale se lo accompagniamo alla consapevolezza dei movimenti che in questa fase ci attraggono in direzioni opposte verso la terra e verso il cielo.
Diventando consapevoli del valore alchemico della primavera, possiamo rendere concreta la manifestazione creativa e l’integrazione degli opposti, incanalando il risveglio dei sensi verso l’estasi spirituale. Nella visione tantrica di Osho, non esiste una morale precodificata: esiste la sperimentazione e, a seguire, la scelta di ciò che è giusto. Accogliendo la visione del maestro in questo passaggio primaverile, possiamo sentire forte il richiamo ad accendere i sensi con totalità, convogliando l’energia nell’estasi della Presenza.
Il Corso di meditazioni attive “Estasi e risveglio dei sensi” dedicato alla primavera inizierà venerdì 6 marzo 2020. In questa pagina trovi tutte le informazioni.