C’è un piccolo istante in ogni meditazione; un piccolo istante nel quale ti rendi conto di essere a un vero e proprio bivio: “Seguo quel pensiero che si è affacciato premuroso e invadente alla mia mente, o mi lascio andare nel mistero di quel buio precipizio che mi dà le vertigini, dove non ci sono appigli, dove potrei sprofondare all’infinito e ritrovarmi catapultata nella tana del Bianconiglio?”.
Seguire il buon caro vecchio pensiero è facile e rassicurante: la via dell’inerzia ci trascina senza che nemmeno ce ne rendiamo conto!
Tuffarsi nel misterioso vuoto può essere affascinante, ma… dobbiamo mollare gli ormeggi, salpare le ancore e guardare oltre il confine del visibile per trovare il coraggio di avventurarci.
Conosciamo i nostri pensieri, i loro trucchi e le loro consuetudini, ma cosa ci riserva il vuoto della meditazione? Non possiamo saperlo finché non addentiamo i piatti esotici che ci offre!
E pensate che, una volta assaggiate le sue ricette, quando avrete preso confidenza con la sua cucina spirituale, sarete al sicuro? Nemmeno per sogno!
Meditazione è andare sempre più in profondità e ogni strato della cipolla che incontri ne nasconde un altro, e così via, come in una matrioska infinita!
Potrebbe sembrare un percorso ansiogeno, dove non c’è nessuna certezza. E invece… è proprio così!!! Le certezze non esistono, così come non possiamo avere la certezza di essere vivi domani. Tuttavia, anche – e soprattutto – in assenza di certezze, possiamo accogliere la meraviglia, quello stato di stupore che nasce dall’accorgersi della stupefacente immensità della vita in ogni suo minimo dettaglio. E allora ecco che l’assenza di certezze non genera più ansia, alla quale siamo così abituati al giorno d’oggi, ma un sottile sempre più gioioso stato di attesa, nella consapevolezza di poter ricevere solo il meglio.
E se il meglio fosse un bel calcio nel didietro?
Signori, in quel caso guardatevi alle spalle e chiedetevi da cosa l’avete scampata bella! Oppure, spostate in avanti lo sguardo e concedetevi di scrutare oltre l’orizzonte: che cosa vi attende?
Solo il cuore aperto del meditatore può cogliere il dono dell’esistenza.
A noi tutti, signori cari, auguro di trovare la forza e il coraggio per avventurarci sempre più in là, oltre i rassicuranti confini del noto!
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