Uno dei motivi per cui facciamo meditazione è riconnetterci al nostro centro vitale. Io lo chiamo essenza. Meditare ci aiuta a spogliarci delle suppellettili con cui abbiamo riempito la nostra casa interiore e riscoprire quella fonte di luce che ci consente di entrare in contatto con il nostro centro vitale!
Con questa semplice tecnica di meditazione, Osho ci invita a sentirci “Uno”, liberandoci dalle idee che abbiamo su noi stessi, e aprendoci a quel fluire estatico che deriva dal sentirsi in comunione con la propria essenza.
Riconnetterci al nostro centro
Ho appena terminato di sperimentare la tecnica di meditazione “Uno” – che puoi trovare in “Il libro arancione” di Osho – e sento l’energia circolare più rapidamente nel mio corpo, mi percepisco più viva e attiva. Una rinnovata voglia di essere e di fare scorre placida e al tempo stesso tumultuosa nelle mie vene, le intuizioni pullulano come le lucciole in certe sere d’estate e la creatività ha spiccato il volo!
Quando mediti possono accadere molte cose dentro di te. Si tratta di un modo per riconnettersi a quell’energia vitale che fluisce dentro ciascun essere vivente.
“La meditazione è un vostro diritto naturale! E’ lì, presente, in attesa che vi rilassiate un po’, per poter cantare o diventare danza.” (Osho)
Basterebbe rilassarsi, infatti, per percepire la propria essenza, una dimensione in cui i pensieri sono niente più che nuvole che solcano il cielo terso, le emozioni placide onde che ci sfiorano e il corpo un amabile strumento tutto da sperimentare…
La tecnica di meditazione «Uno»
Il primo passo: rilassati semplicemente su una poltrona, sistema il corpo in modo che sia assolutamente comodo.
Il secondo passo: chiudi gli occhi.
Terzo passo: rilassa il respiro. Rendilo il più naturale possibile. Poi a ogni espirazione ripeti: «uno». Quando il respiro fuoriesce ripeti: «Uno»; inspira e non dire nulla. E con ogni espirazione ripeti semplicemente «uno… uno… uno». E non limitarti a dirlo, senti anche che l’intera esistenza è una, è un’unità. Non devi dirlo, devi solo sentirlo, e dire «Uno» ti aiuterà moltissimo.
Segui questa pratica per 20 minuti al giorno.
Assicurati che nessuno ti disturbo mentre fai questa meditazione. Puoi aprire gli occhi e guardare l’orologio, ma non caricare la suoneria. Qualsiasi cosa possa provocare una scossa sarebbe dannosa per cui, durante questa meditazione, stacca il telefono e fai in modo che nessuno bussi. In quei venti minuti devi essere assolutamente rilassato. E se c’è troppo rumore intorno, usa tappi per orecchie.Nemmeno ti immagini quanto ti renderà calmo, sereno e raccolto ripetere «Uno» a ogni esalazione. Praticalo durante il giorno, mai di sera, altrimenti il tuo riposo verrà disturbato perché è un esercizio così rilassante che ti farà passare completamente il sonno. Ti sentirai rinfrescato. L’orario migliore è al mattino o anche nel pomeriggio, ma mai di sera.
(Osho, “Il libro arancione“)
Se deciderai di praticare questa tecnica di meditazione per riconnetterti al tuo centro vitale, potresti desiderare anche condividere che cosa ti accade, per amplificarne l’effetto e stimolare altre persone a praticare… in questo caso, perché non lasci un commento sotto a questo articolo? Magari potrebbe aiutare qualcun altro!
Se hai piacere di essere guidat* durante la meditazione, richiedi la “Meditazione guidata per connetterti con la tua essenza”. E’ ancora in distribuzione gratuita in questa pagina 😉
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