“Ritorno all’amore”: quando l’ho comprato, poco più di un anno fa, l’ho lasciato per un bel po’ di mesi sul ripiano della mia libreria… era solo uno dei tanti libri nuovi da leggere.
Quando l’ho letto, la scorsa estate, è diventato uno di quei libri che entrano ed escono dalla libreria, per regalarmi ogni volta uno spunto, una prospettiva diversa, un piccolo miracolo o anche solo una coccola.
“Ritorno all’amore” è il libro di Marianne Williamson che ti propongo oggi per la nuova rubrica del sabato #essenza, dedicata ai ricercatori spirituali.
Dall’amore alla paura… e ritorno
Ho chiesto a questo libro, così pregno di filosofia e pratica dell’amore, di donarmi una vista per te che leggi, per introdurti alla visione del cuore.
Come sempre, “Ritorno all’amore” è stato generoso nella sua risposta e perfettamente azzeccato!
Quando siamo venuti al mondo, eravamo programmati in modo perfetto. Avevamo la tendenza naturale a focalizzarci sull’amore. La nostra immaginazione era creativa e prolifica e sapevamo come usarla. Eravamo connessi a un mondo molto più ricco di quello a cui siamo connessi ora, un mondo pieno di magia e di senso del miracoloso.
Cos’è successo dopo? Come mai, raggiunta una certa età, ci siamo guardati attorno e la magia era svanita?Dipende dal fatto che ci hanno insegnato a focalizzarci altrove. Ci hanno insegnato a pensare in modo innaturale. Ci hanno insegnato una filosofia molto negativa, una visione del mondo in contraddizione con quello che siamo.
Ci hanno insegnato a pensare a cose come la competizione, la lotta, la malattia, la limitatezza delle risorse, le restrizioni, il senso di colpa, la cattiveria, la morte, la scarsità e la perdita. Abbiamo iniziato a pensare a queste cose e di conseguenza a conoscerle. Ci hanno insegnato che i voti, i risultati, il denaro e la determinazione sono più importanti dell’amore. Ci hanno insegnato che siamo separati dagli altri, che dobbiamo competere per progredire, che non siamo bravi abbastanza. Ci hanno insegnato a vedere il mondo così come lo vedono gli altri. E’ come se, appena giunti sulla Terra, ci avessero dato un sonnifero. Il pensiero del mondo non basato sull’amore ha iniziato a riempirci le orecchie fin dall’istante in cui abbiamo toccato terra.
Siamo nati con l’amore, ma una volta giunti nel mondo abbiamo appreso la paura. Il viaggio spirituale consiste nella rinuncia alla paura, nel disimpararla, nella nuova accettazione dell’amore. L’amore è il principio fondamentale della vita. E’ la nostra realtà ultima e il nostro scopo sulla Terra. Esserne consapevoli, sperimentare l’amore dentro di noi e negli altri, è il significato dell’esistenza.
(Marianne Williamson, “Ritorno all’amore”)
Quella forza spirituale che chiamano amore
L’apertura del cuore di cui ci parla Marianne nel suo libro non è quell’atteggiamento buonista e mieloso che ci fa prostrare come zerbini di fronte alle sfide della vita. No, quello non è amore. E’ solo una forma di paura.
L’amore spirituale è un’attitudine profonda che cambia la nostra percezione della vita. Quando sei nell’amore, tutto il tuo essere vibra e non c’è spazio per la paura.
Amore è quella forza che ti spinge ad accettare le sfide e ad accogliere il diverso. Amore è quell’atteggiamento che non puoi destinare agli altri se prima non sai riservarlo a te stess*. “Ama il prossimo tuo come te stesso“, diceva qualcuno un paio di millenni fa.
Lo abbiamo mai imparato?! 😉
Forse, è proprio nella ricerca dell’amore che l’essere umano matura ed evolve…
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