Lo riempio mangiando…
Lo riempio abbuffandomi di social network…
Lo riempio in tanti modi, tutto il giorno…
Ma ora sono rimasta digiuna, anche se in realtà ho mangiato, navigato, lavorato… Forse non abbastanza. O forse ho rallentato i ritmi e il suo spazio tempo è penetrato tra le ferite…
E oltrepasso la scorza che mi difende da quella ferita. Attraverso e infine oltrepasso la ferita stessa… lo vedo: infinito, tenebroso, così immenso che mi sovrasta. Ma non mi fa paura. Solo non riesco a sostenerlo. Non ancora. Non nella sua immensità.
Mi inchino. Ringrazio. Me ne torno a casa. Sapendo che Casa mi attende… quando sarò pronta…
Vuoto!
è vero. forse devo inizare da me..
grazie
Il tuo perdono sarà il suo perdono, è così… La tua esperienza potrà essere d’esempio e d’aiuto.
Grazie a te per questa nuova opportunità di tracciare una linea oltre le illusioni del tempo e dello spazio… Buon Natale, buona rinascita
Vuoto..totale, pressante, onnipresente, costante. Conosciuto da sempre, ora amplificato da una perdita improvvisa che ha lasciato in sospeso la possibilità di perdonarsi a vicenda, di assolvere al compito che le nostre anime si erano prefissate.
Ciao papà.
Vuoto… “Ma non mi fa paura. Solo non riesco a sostenerlo. Non ancora. Non nella sua immensità”. Le anime corrono sempre mano nella mano. I corpi sono un’illusione dell’anima per giocare con la materia… Il perdono non conosce i limiti del tempo.
<3