amore arte sacra
Paint: Samarel art

Qualche anno fa avevo scritto un articolo: “Mi amo, ti amo, ti voglio libero”.
Ti invito a fermarti un attimo…
Come si arriva a questa visione di amore?
Quali sono i passaggi che rendono uomo e donna realmente liberi di essere se stessi e di amare?
Oggi ti racconto quello che ritengo l’amore autentico direttamente con le parole di Osho.

A una giovane coppia, Osho suggeriva:

Alla donna: ascolta la tua voce interiore e non fare mai compromessi che ti portino a non essere autentica, questo è un pilastro importante di una relazione sana.

All’uomo: dai alla tua compagna una libertà assoluta, così che possa semplicemente sentire ciò che desidera. Concedile quanto più spazio possibile.

Questo è uno dei problemi fondamentali dell’amore. Ogni amante deve apprenderlo, non è una comprensione che si ha soltanto perché si è venuti al mondo. Giunge solo piano piano, occorre attraversare un’incredibile sofferenza; ma prima arriva, meglio è.

La verità è questa: ogni persona ha bisogno del proprio spazio, e non si dovrebbe interferire in quello spazio. Per gli amanti è naturale interferire, perché iniziano a dare per scontato il partner. Iniziano a pensare di non essere più realtà separate; non pensano in termini di “io” e “tu”, iniziano a pensarsi come un “noi”. Voi siete anche quello, ma solo ogni tanto.
Il “noi” è un fenomeno raro; ogni tanto, per qualche istante, Gli amanti toccano un punto in cui quella parola è ricca di significato. È una dimensione in cui si può dire “noi”; accade allorché l’io e il tu scompaiono l’uno nell’altro e i confini si sovrappongono. Ma si tratta di momenti rari, non si dovrebbe darli per scontati!
Non potete restare un “noi” ventiquattrore ore su ventiquattro; purtroppo è proprio ciò che ogni amante pretende… e, così facendo, si crea un’inutile infelicità. […]

Fate in modo che ciascuno di voi abbia il proprio spazio. E siate rispettosi dello spazio del vostro partner: per nessun motivo e in nessun modo si dovrebbe interferire, non lo si dovrebbe mai invadere! Se lo si fa, si ferisce l’altra persona; si inizia a distruggerne l’individualità. E poiché l’altro ti ama, continuerà a tollerarlo. Ma quel tollerare non è bello, comporta sopportazione; prima o poi il tuo partner si vendicherà. Non ti potrà perdonare e continuerà ad accumulare il risentimento – un giorno, un altro giorno, un altro ancora… se non fai altro che interferire in mille e un modo, tutto ciò si accumulerà; e un giorno esploderà! […]
Per esempio, lei potrebbe sentirsi alle stelle per la felicità e
tu ti senti escluso, abbandonato, perché non riesci a provare quella stessa gioia. Avrai la sensazione che ti stia ingannando: “Perché mai si sente tanto felice?” ti chiederai. Secondo te, dovresti avere le stesse sensazioni. E ogni tanto accade! Però, a volte può succedere che la tua compagna si senta felice, ma tu non lo sia; oppure, tu sei felice e lei non lo è. Occorre comprenderlo: l’altro ha tutti i diritti di essere felice anche se il partner non lo è… ma il solo pensarlo fa male!
Il tuo desiderio sarebbe quello di partecipare, però il tuo stato d’animo non te lo consente. Se pretendi un sentire comune in quel momento, puoi solo distruggere la felicità dell’altra persona e in quel caso ne uscirete entrambi perdenti; infatti, se distruggi la felicità del tuo partner, la volta in cui tu sarai felice da solo, lui distruggerà la tua!
Piano piano, anziché diventare amici, vi trasformerete i nemici.
L’amore è un’arte sacra. Essere in amore vuol dire essere in una relazione sacra. […]
Occorre essere molto attenti, prestare cura, avere cautela, perché l’amore è un fenomeno delicato.
Ci vogliono anni per crearlo, e può essere distrutto nel giro di pochi minuti. È davvero la cosa più delicata che esista al mondo la sua creazione richiede moltissimo tempo e una lunga intimità. […].
Il requisito di base è questo: all’altro deve essere data assoluta libertà di essere se stesso. Se è felice, gioiscine – la tua donna è felice; se riesci a essere felice anche tu e partecipare alla sua felicità, ottimo. Se non puoi farlo, lasciala sola. Se è triste, e puoi partecipare alla sua tristezza, benissimo; se però non puoi e vuoi cantare una canzone e sentirti felice, lasciala sola. Non imporle qualcosa in base al tuo stato d’animo, lasciala in pace in ciò che sente. Se lo fai, piano piano prenderà forma un
profondo rispetto reciproco. E quel rispetto diventa le fondamenta del tempio dell’amore. […]
Non trattare l’altra persona come un tuo possesso, e non permettere mai che l’altro ti tratti come un suo possesso. È qualcosa di umiliante, è qualcosa di disumano! […]

Ricorda: tra di voi sta crescendo qualcosa di estremamente delicato, che può essere distrutto molto facilmente. Se però perseverate, se continuate a crearlo e riuscite a portarlo a vette d’intensità sempre più alte, grazie a questo vissuto conoscerete cos’è la preghiera; e proprio attraverso questo amore conoscerete cos’è il divino che è l’esistenza.

(Osho, “)

So che è una domanda molto intima, ma intanto te la lascio affinché tu possa considerare qual è il tuo modo di vivere l’amore. Se poi vuoi commentare, io sarò qui a leggerti!

L’amore è un’arte sacra

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2 pensieri su “L’amore è un’arte sacra

  • 5 Aprile 2019 alle 23:16
    Permalink

    Roberta proprio stasera a meditazione ho capito questo pensiero.
    Ho soffocato una persona con le mie aspettative su di essa.. Ero impegnata a sentirmi importante per lei: in realtà ero solo ed esclusivamente rivolta tutta a me stessa: al mio bisogno di….. e questo non è amore bensì esaltazione dell ego.
    Ecco la gioia mia interiore per esser riuscita pensare a lasciarla andare…con dolcezza con serenità….amorevolmente….

    Rispondi
    • 6 Aprile 2019 alle 09:18
      Permalink

      Cara Susanna, la tua gioia e leggerezza nella condivisione dopo la meditazione si è sentita tutta… Concordo che guardare solo ai propri bisogni non sia amore. Credo anche che riconoscere i propri bisogni sia il passo preliminare per poter giungere all’amore: prima riconosco chi sono (o almeno qualcosa che ci assomiglia!!!), poi trovo il modo per soddisfare le mie esigenze, e infine scelgo di donare le mie comprensioni… e in quel dono c’è anche l’amore. E’ importante fare un passo alla volta, come in un sentiero che compare magicamente sotto i tuoi piedi man mano che avanzi nella comprensione di te…

      Rispondi

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